Il Sentiero

Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri…

Pitagora

Dove e come è stato realizzato?

A partire dal bellissimo punto panoramico denominato Croce delle Pradole, dove il ramo est del Cammino Storico della Piccola Cassia interseca la strada provinciale Lavino SP26, è stato tracciato un percorso di 7 km che arrivi all’Osservatorio Astronomico “Felsina”.


Con la scala di uno a un miliardo, 7 km corrispondono a 7 miliardi di km dove, nello spazio interplanetario, viene a trovarsi la cosidetta Fascia di Kuiper, una zona che possiamo considerare come la prima periferia del nostro Sistema Solare, ove orbita un gran numero di asteroidi, comete e alcuni pianeti nani.

L’obiettivo è percorrere a piedi i 7 km fino a raggiungere la Cupola dell’Osservatorio, che rappresenta il Sole, il centro del nostro Sistema Solare.

Il percorso non è lineare ma segue i bellissimi sentieri CAI (Club Alpino Italiano) numerati 209, 138, 142 e 146a in modo da poter godere di luoghi di inaspettata bellezza e interesse naturalistico, come il laghetto sorgivo del torrente Lavino, campi, frutteti, boschi, ruscelli, radure e con profumi ed essenze che mutano al mutare delle stagioni.

Mano a mano che si percorre il Sentiero si incontrano i vari corpi del Sistema Solare, rappresentati da un cartello esplicativo che ne contiene le informazioni principali: il nome e un’immagine dell’oggetto, le sue principali caratteristiche fisiche e una breve descrizione delle sue particolarità, nonché la sua posizione rispetto al percorso (tratto percorso, tratto da percorrere) e, soprattutto, un QR-Code per accedere alle pagine di questo sito internet ove reperire l’audiodescrizione e il video in LIS del testo del cartello.

Inoltre, tramite la pagina dedicata, è possibile accedere anche ad altro materiale informativo sull’oggetto.

È disponibile il file .gpx con la traccia del percorso.

Quando può essere percorso?

Il Sentiero è stato pensato per essere percorso in autonomia, grazie alla cartellonistica, alla traccia .gpx e alle pagine di questo sito internet dedicato.

Periodicamente verranno organizzate escursioni guidate per cogliere al meglio gli aspetti ambientali e/o storici; per aggiornamenti consultare il sito internet www.piccolacassia.it

Inoltre, durante le escursioni organizzate in collaborazione con l’Associazione Astrofili Bolognesi-APS, sarà possibile usufruire di guida astronomica (eventualmente, anche direttamente in LIS – Lingua Italiana dei Segni), effettuare osservazioni astronomiche diurne (del Sole, con appositi filtri) o del cielo notturno presso l’Osservatorio Astronomico e di partecipare ad attività laboratoriali che si terranno con strumenti adatti anche alle persone cieche e ipovedenti (pianeti in stampe 3D, ricostruzioni del Sistema Solare, ecc.).

I luoghi del Sentiero dei Pianeti del Cammino Storico della Piccola Cassia

Alle porte di Bologna, sulle colline di Monte San Pietro e all’interno di un raggio di 5 km dal il Cammino Storico della Piccola Cassia, l’Osservatorio Astronomico (dal 2021 nel repertorio del Patrimonio astronomico UNESCO) e il Sentiero dei Pianeti sono un’occasione per vivere le bellezze naturali del cielo e del territorio dell’Appennino bolognese.


È proprio allontanandosi dalla città, e percorrendo il nostro Appennino, che si ha la possibilità di immergersi nella natura, grazie ai numerosi percorsi e cammini che si snodano tra queste contrade, vigneti, calanchi, maestosi boschi di castagno e la vista che, nelle giornate più limpide, può spaziare fino alle Alpi. Senza tralasciare la possibilità di godere delle delizie culinarie offerte dai tanti agriturismi e strutture ricettive della zona.

Il percorso, in scala uno a un miliardo, non è lineare ma segue i bellissimi sentieri CAI (Club Alpino Italiano) numerati 209, 138, 142 e 146a.

Può essere idealmente suddiviso in due tratte; la prima, più facile, fino al pianeta Nettuno (in centro a Montepastore); la seconda, decisamente più difficile e catalogata con livello di difficoltà E (Escursionistico), da Nettuno al Sole (Osservatorio Astronomico “Felsina”).

Dal sentiero CAI 209, a piedi, si parte dall’incrocio tra la provinciale per Tolé con il Cammino Storico della Piccola Cassia, presso la località Croce delle Pradole col suo cippo commemorativo ai caduti civili dell’Estate del 1944.

Ci si trova sul crinale che ci permette di far spaziare lo sguardo dal Cimone alle colline ricoperte di splendidi castagneti.

Durante le prime 8 tappe si avrà modo di esplorare i confini esterni del Sistema Solare, dal piccolo Plutone, e il suo satellite Caronte, a Eris, che ora rappresentano i maggiori tra i Pianeti Nani.

Si incontreranno anche le sonde artificiali, come le gloriose Voyager, nella zona corrispondente a quella in cui la sonda New Horizon raggiunse l’asteroide binario Arrokoth (soprannominato Ultima Thule) nel 2019.

Arrivando a quasi un terzo del percorso, ci si immette sul sentiero CAI 138 che ci fa attraversare il centro di Montepastore, dove è possibile sostare su delle panchine e ricaricare le borracce all’acqua fresca di una fontanella.

Guardacaso, è proprio presso questa fonte d’acqua, dopo i primi 2 chilometri, che si trova finalmente l’orbita del primo pianeta: Nettuno, il pianeta gigante e ghiacciato, prende il nome proprio dalla vecchia divinità romana delle acque!

Attraversato quindi il centro abitato, se ne esce e si prende il sentiero CAI 142, reimmergendosi nel bosco e attraversando il torrente Lavino: ci si trova ora ad aver percorso circa 4 km e ad aver ormai superato la metà del percorso, incontrando l’orbita del pianeta Urano, l’altro gigante ghiacciato.

Inizia quindi il tratto faticoso e in salita (il livello di difficoltà del percorso è “E”, escursionistico: c’è quindi bisogno di essere in buona forma e abbastanza allenati), corroborato però dalla bellezza dei castagni giganti che sono delle meraviglie e testimoniano la collaborazione tra la natura e gli esseri umani, che dai tempi di Matilde di Canossa, in queste terre, traggono sostentamento da questa poderosa pianta.

Un’altra sosta potrà essere effettuata deviando leggermente presso la bella chiesa di San Cristoforo a Monte Severo, a più di 5 km di percorso.

L’orbita è quella di Saturno, il pianeta gigante e gassoso circondato dai suoi maestosi e stupendi anelli di gas e polveri che regalano alla vista uno degli spettacoli più belli di tutto il Sistema Solare.

L’inesorabile scorrere del tempo fa da tema a questa tappa: Saturno era il nome romano di Crono, il Titano che governava il Tempo. Ed è proprio sulla parete principale della chiesa che si rinvengono le vestigia di un orologio solare del XVIII secolo e, poco distante dall’edificio, quelle del piccolo cimitero, invaso di erba medica, che si affaccia sullo spettacolo dei calanchi.

Si riprende dal sentiero CAI 146a con una faticosa salita tra i castagni fino a sbucare sulla strada asfaltata di via Varsellane.

Se ne percorre un breve tratto, fino all’incrocio col cartello che segnala la deviazione da imboccare per arrivare alla Stazione Astronomica e dove si colloca anche la posizione dell’orbita di Giove, il pianeta gigante gassoso, che è anche il più grande e massiccio di tutto il Sistema Solare.

Da qui in poi, le tappe si fanno sempre più fitte, in obbedienza alle Leggi della Gravitazione Universale: più ci si avvicina al Sole, più i corpi vengono attratti da esso.

Durante quest’ultima tratta di meno di un chilometro, lungo strada privata che da asfaltata diventa bianca, si incontrano la Cintura degli Asteroidi e tutti gli altri pianeti – cosiddetti “interni”: Marte, la Terra con la Luna, Venere e Mercurio.

Finalmente, dopo 7 chilometri, si arriva alla meta, il Sole, che è rappresentato dalla cupola dell’Osservatorio Astronomico “Felsina”.

L’aria sottile e pulita, le lucciole nelle sere di fine primavera, il profumo delle ginestre e delle foglie di menta d’estate accolgono il visitatore, cui viene offerta anche una spettacolare vista da una cima a 651 metri sul livello del mare, che va da Badolo e il Monte delle Formiche a est, fino alla vetta del massiccio del Corno alle Scale a ovest. In occasione delle camminate organizzate in collaborazione con l’Associazione Astrofili Bolognesi-APS, sarà possibile effettuare la visita presso l’Osservatorio con osservazioni ai telescopi (notturne o, con filtri appositi, diurne del Sole), con il supporto di stampe 3D accessibili a tutti.